MIO FIGLIO A SCUOLA SI DISTRAE FACILMENTE 

IL DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITÀ ADHD
La definizione di vivacità del bambino dipende, in gran parte, da ciò che il
genitore o la figura di accudimento attribuisce a tale concetto. Il significato di vivacità, di fatto, non è univoco anche per il ricercatore: ci sono delle diversità, se non proprio delle discordanze o delle incomprensioni, tra i punti di vista del neurofisiologo, dell’insegnante, dello psicologo e del pediatra. 
Tuttavia, per ciò che riguarda il bambino, la vivacità è un concetto centrale: ha un ruolo maturativo o destrutturante? 
È evitabile o inevitabile? 
È normale o patologica? 
È primaria o secondaria? 
Ciascun bambino che si presenta piuttosto irrequieto va valutato e analizzato individualmente in riferimento al suo specifico ambiente. La specificità del singolo caso risulterà più chiara se insegnanti e operatori conoscono il territorio nel quale operano, non solo dal punto di vista igienico-sanitario e della presenza di istituzioni e servizi sociali organizzati, ma anche nella sua struttura sociologica e nelle diverse dinamiche esistenti tra le differenti culture e sottoculture da cui è composta. 
In genere, comunque, si può affermare che la difficoltà d’attenzione si caratterizza per una debole capacità di concentrarsi, di fissarsi su un compito, di organizzare e poi concludere il proprio lavoro. I bambini con tale difficoltà non sembrano ascoltare ciò che si dice loro, tanto che il loro lavoro è spesso trascurato e presenta numerosi errori. Mentre un comportamento iperattivo si caratterizza per un’attività motoria esagerata per l’età, bambini sempre sulla breccia, che corrono, si arrampicano, sembrano “saliti su di una molla”. A scuola i bambini sono agitati, turbolenti: si dondolano, maneggiano sempre qualche cosa, muovono le gambe. 
Ci può essere anche un’impulsività unita a difficoltà a rispettare le regole e il ruolo: interventi improvvisi in classe, nessun rispetto delle consegne, fino ad arrivare a disturbi comportamentali tipo collera e aggressività. È normale come i bambini che presentano tali sintomi possano incontrare difficoltà nell’apprendimento, nel controllo dell’aggressività e nelle relazioni sociali. 
È frequente, infatti, che in presenza della diagnosi di Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività, o ADHD, i soggetti si caratterizzino anche per una scarsa tolleranza alla frustrazione, accessi d’ira, labilità dell’umore e scarsa autostima e tutta una serie di comportamenti che interferiscono con la possibilità di conseguire idonei risultati scolastici e con la probabilità di avere pochi amici visto che il comportamento invadente e la difficoltà a rispettare il proprio ruolo e il proprio turno nel gioco comportano, spesso, un rifiuto dei pari.

Maggiori informazioni :
Centro Psicologico Accreditato Amamente
Dott.ssa Anna La Guzza
Cell.3311842704
www.centroamamente.it

A cura della Dott.ssa Katia Carlini.
Bibliografia
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http://www.benessere.com/psicologia/arg00/disturbo_deficit_attenzione.htm